di Giovanni Reale.
La filosofia greca ha una storia più che millenaria: parte dal VI sec. a.C. e giunge fino al 529 d.C., anno in cui, per volere dell’imperatore Giustiniano, furono chiuse le scuole pagane, distrutte le loro biblioteche e dispersi i loro seguaci.
In questo arco di tempo si possono distinguere le seguenti fasi, momenti o periodi.
1 – Il periodo cosiddetto naturalistico, caratterizzato dal problema della physis, ossia dal problema cosmo-ontologico (Ionici, Pitagorici, Eleati, Pluralisti).
2 – Il periodo cosiddetto umanistico, che coincide in parte con l’ultima fase e con la dissoluzione della speculazione naturalistica e che ha come protagonisti i Sofisti, i quali spostano la problematica speculativa sull’uomo, e soprattutto Socrate, che per la prima volta tenta di determinare filosoficamente l’essenza dell’uomo.
3 – Il momento delle grandi sintesi di Platone e di Aristotele, caratterizzato soprattutto dalla scoperta del soprasensibile e dall’esplicazione e formulazione organica dei vari problemi della filosofia.
4 – Il periodo caratterizzato dalle scuole ellenistiche, con la nascita e lo sviluppo di tre grandi sistemi: lo stoicismo, l’epicureismo e lo scetticismo e con la successiva diffusione dell’eclettismo.
5 – Il periodo religioso, che si svolge ormai quasi per intero in epoca cristiana, rappresentato da un primo incontro tra Rivelazione biblica e cultura ellenica ad Alessandria, da una reviviscenza dello stoicismo a Rome (che si colora di tinte religiose, appunto, e fortemente spiritualistiche), da un ripensamento del pitagorismo, e soprattutto da una grandiosa rinascita del platonismo dapprima con il cosiddetto medio-platonismo e, successivamente, soprattutto col grandioso movimento del neo-platonismo.
In una Storia della filosofia antica intesa come filosofia greco-romana, a nostro giudizio, non va inclusa la nascente problematica del pensiero cristiano, ma solo la tematica di quei pensatori che non accettano la nuova problematica cristiana, giacché questa, lungi dal coronare il pensiero greco, lo mette in crisi e prepara un nuovo modo di pensare, e una nuova età, vale a dire l’età medievale. Pertanto questa problematica va approfondita e messa adeguatamente a punto non come conclusione della speculazione antica, bensì come premessa e come fondazione del pensiero e della filosofia medievali.