di Miguel de Unamuno.
Non è l’intelligenza, ma la volontà quella che costruisce per noi il mondo, al vecchio aforisma scolastico «nulla si vuole che non si conosca prima» bisogna apportare una correzione, leggendo così:
«nulla si conosce, se prima non lo si è voluto».
In questo mondo fallace,
nulla è falso e nulla è vero;
Tutto sta nell’osservare
con un vetro bianco e nero.
come disse don Ramón de Campoamor (1817-1901). E anche questo concetto merita una correzione, dicendo che in questo mondo tutto è verità e tutto è menzogna.
Ogni cosa è verità, in quanto alimenta generose aspirazioni e genera opere feconde; tutto è invece menzogna, finché soffoca i nobili impulsi e abortisce sterili mostri. Gli uomini e le cose li riconoscerete dai loro frutti. Qualunque credenza che ci spinga a opere di vita, è credenza di una verità; e allo stesso modo è credenza in una menzogna quella che ci sollecita opere di morte. È la vita il criterio per giudicare la verità, non già la concordanza logica, che è solo criterio di ragione. Se la mia fede mi porta a creare o ad accrescere la vita, a che scopo pretendere un’altra prova della mia fede? Quando le matematiche servono solo a uccidere, anche le matematiche diventano menzogna. Se mentre camminate morendo di sete, vedete un miraggio che vi rappresenta al vivo quello che chiamano acqua, e vi slanciate a bere e vi sentite rinati perché la sete si è placata, quel miraggio era verità, e verità era quell’acqua. Verità è tutto ciò che spingendoci ad agire in un modo o nell’altro, fa sì che il risultato della nostra azione risulti conforme al nostro proposito.
Da «Vita di Don Chisciotte e Sancio Panza» di MIGUEL DE UNAMUNO

